PNRR – STEM e multilinguismo

Decreto: M4C1I3.1-2023-1143

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Finanziato: 67.244,08 €

PNRR – Competenze STEM e multilinguistiche nelle scuole statali (D.M. 65/2023)
Decreto: M4C1I3.1-2023-1143

Azioni di integrazione, all’interno dei curricula di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti
volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione, e di potenziamento delle competenze
multilinguistiche di studenti e insegnanti. Istruzioni operative prot. n. 132935 del 15 novembre 2023.

Il progetto: Galilei PNRR 3.1: Stem e multilinguismo

L’ultima fotografia dell’Istat presentata nel corso “Italia 2023: Persone, Lavoro, Impresa” parla chiaro. chi
possiede un titolo in Science, Technology, Engineering e Mathematics ha una probabilità più alta di lavorare
(e di lavorare in mansioni altamente qualificate) molto più degli altri laureati. Nonostante ciò la percentuale
di ragazzi frequentanti tali discipline all’università (e che quindi si laureano successivamente in tali
discipline) è abbondantemente sotto la media europea. Secondo l’Osservatorio Stem promosso da
Fondazione Deloitte e dal Programma di Politiche Pubbliche di Deloitte, cresce la domanda di profili
tecnico-scientifici in Europa ma i laureati in discipline Stem sono solo il 24,5% in Italia. Di conseguenza, in
Italia più di quattro aziende su dieci hanno già avuto difficoltà a trovare candidati con formazione Stem
(science, technology, engineering and mathematics) Per di più in tale campo si nota una forte differenza di
genere a sfavore delle studentesse. Sono loro "a soffrire di più il divario sulle competenze scientifiche e
tecnologiche”, Infatti, nonostante le donne rappresentino più della metà dei laureati (58,7%), nel 2020 solo
il 18,9% si è laureata in materie scientifiche, contro il 39,2% degli uomini. Secondo il direttore della
Fondazione Agnelli, le scarse conoscenze scientifiche trasmesse dalla scuola fin dall'inizio incidono poi sulla
scelta dei giovani di scegliere percorsi tecnico-scientifici all'università. "L'Italia continua ad essere indietro
per numero di laureati, in particolare per le discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica):
abbiamo una media di 6,7% di laureati in materie tecnico-scientifiche contro una media europea del 12-
13%". In tale quadro crediamo che la “mission” primaria di una scuola come la nostra, cioè di un Liceo
Scientifico e Liceo Scientifico delle scienze applicate (questi sono i due indirizzi presenti nel nostro istituto)
sia proprio quella di favorire, tramite un insegnamento adeguato delle competenze di base, ma anche
attraverso la possibilità di far scoprire agli studenti la bellezza ed il fascino che ha lo studio delle discipline
scientifiche, un percorso di laurea positivo nelle discipline delle cosiddette “scienze dure” (che non sempre
sono poi cosi dure, se affrontate con un’adeguata preparazione e passione) potendo poi rispondere con
successo alle esigenze del mercato del lavoro futuro. In tale direzione si muove il progetto che si fonda
principalmente sulla didattica laboratoriale, anche grazie all’innovazione delle dotazioni dei nostri
laboratori resa possibile grazi ai fondi P.N.R.R. del Bando “Next Generation Labs”.

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